Concorso Ordinario Docenti 2022: struttura della prova scritta e principali criticità che hanno determinato il boom di bocciati

I primi risultati delle prove scritte comuputer based iniziate il 15 marzo 2022 hanno avuto un esito disastroso per molti, con oltre il 90% di bocciati. Com’è articolata la prova scritta?

La prova è “Computer-based” ovvero al pc, in modalità simile a quella dei tanti esami di certificazione a cui i docenti dovrebbero essere ormai abituati, con 50 quesiti a risposta multipla, differenziati per ciascuna classe di concorso e per ciascuna tipologia di posto, così ripartiti:

  • 40 quesiti a risposta multipla diversificati per ciascuna classe di concorso, relativi a competenze e (soprattutto ndr) conoscenze specifiche per la singola classe di concorso per cui si concorre, sulla base dei programmi previsti dall’allegato A del D.M. n. 326 del 9 novembre 2021;
  • 5 quesiti  di INGLESE, a risposta multipla, finalizzati ad  accertare la comprensione della lingua inglese almeno al livello B2 del QCER delle lingue;
  • 5 quesiti di INFORMATICA, a risposta multipla finalizzati ad accertare la conoscenza degli strumenti e tecnologie informatiche più adatti all’utilizzo in ambito didattico, nel contesto di un ben preciso quadro normativo di riferimento

 Quali sono state le criticità che hanno messo in difficoltà i candidati?

Senza voler entrare nel merito della validità ed efficacia della criticata modalità d'esame è bene sottolineare che questa tipologia di prova è normalmente adottata nella maggior parte di concorsi pubblici, che prevedono sempre prove di questo tipo, per lo meno in fase iniziale, perché il fine evidente è quello di effettuare una prima scrematura dei candidati, sicuramente un po' grossolana, ma sempre più accettabile di un semplice sorteggio dei candidati da esaminare, perché è evidente che è assolutamente impossibile ed antieconomico esaminare adeguatamente un numero così elevato di candidati, in tempi ragionevoli. Non dimentichiamo che per questo concorso, bandito ormai due anni fa, erano state presentate oltre 400.000 domande.

Chi è abituato ad esami con questa modalità, ormai diffusa in ogni ambito, sa bene che è importante la comprensione di ogni singola domanda e che ogni frase va letta più volte per individuare la presenza di elementi, come ad esempio le negazioni, che potrebbero trarre in inganno il lettore frettoloso. Ovviamente anche la punteggiatura, nelle domande e risposte, deve essere considerata.

I tanti simulatori e panieri domande, reperibili in rete o presso vari operatori della formazione, si sono rivelati, ancora una volta  inefficaci, perché:

  • le domande reali dei quiz, non sono note e esiste un collaudato sistema per  contrastare le fughe di notizie e, nonostante alcune parti interessate millantino informazioni riservate, l'esercizio su tali strumenti, non può assolutamente essere sostitutivo della reale conoscenza del programma;
  • abituano a risposte date in modalità meccanica, quasi automatica, per cui quando il quesito reale si discosta anche di poco, da un quesito simile presente in qualsivoglia simulatore, il candidato va in crisi. Chi invece conosce l'argomento, a patto di essere attenti ai possibili trabocchetti sempre presenti in tale tipo di prova, non ha avuto grossi problemi; 

Moltissimi candidati lamentano grandi difficoltà nelle 5 domande di inglese. Fra questi molti avevano presentato conseguito certificazioni di tale livello o superiore, eppure non è andata bene, come mai?

Il livello minimo di comprensione del testo in lingua inglese era il B2. Il livello B2 è un livello Livello intermedio superiore, che è necessario per dimostrare di  "Comprendere le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, come pure le discussioni tecniche sul proprio campo di specializzazione", come è ben esplicitato in ogni documento relativo al "Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER) – in inglese Common European Framework of Reference for Languages (CEFR)".

Si ritiene che chi abbia studiato inglese, durante un percorso di istruzione,  per almeno, cinque anni, abbia mediamente raggiunto un livello B1, a patto che lo studio della lingua sia stato efficace. Le tante certificazioni di lingua inglese, disponibili e riconosciute dal MIUR, sono mediamente rigorose, ma non è un segreto per nessuno, che molti enti di formazione, che non sarebbe corretto definire tali, sono disposti a disapplicare le procedure, pur di acquisire il cliente e spesso forniscono aiuti o peggio, per cui si possono trovare persone che hanno conseguito una certificazioni di livello elevatissimo, come ad esempio il C2, che non corrisponde minimamente al livello effettivo della persona certificata. Questo comportamento truffaldino ed illegale, ha naturalmente questo esito, perché alla prova dei fatti, risulta evidente che se un candidato, magari certificato B2 o a livello superiore, non è in grado neppure di comprendere un testo scritto, ha probabilmente commesso qualche cosa di illegale nel processo di certificazione. In questi casi la bocciatura è il minore dei mali e come è già avvenuto, potrebbe scatenarsi un procedimento finalizzato ad accertare l'eventuale commissione di illeciti penalmente rilevanti a carico del soggetto certificatore, ma anche del soggetto certificato. 

Pe quanto riguarda le 5 domande di informatica, la criticità maggiore è derivata dalla disattenzione e dalla non conoscenza del contesto normativo di riferimento per l'impiegabilità delle tecnologie informatiche e digitali in ambito didattico (PNSD, modelli di riferimento sulle competenze digitali, elaborati dal Centro Comune di Ricerca europeo, “DigCompEdu” e “DigComp 2.1, etc.). Doveva essere evidente, che in un test a risposta multipla, non sarebbe stato possibile accertare la capacità pratica di utilizzo di software o tecnologie, ma sarebbero stati utilizzabili quesiti sulle fonti normative o sull'impiegabilità di tali tecnologie in ipotetiche situazioni rilevabili nelle classi, come chiaramente esplicitato nei programmi.

 Ora che succederà?

Le principali organizzazioni sindacali si stanno muovendo in sede ministeriale per modificare le modalità concorsuali, per i prossimi concorsi docenti. Nel frattempo però tutti i candidati, a prescindere dall’esito si stanno preparando in vista della imminente riapertura delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), che saranno aggiornate a breve.

Chi si era concentrato sulla preparazione al concorso, ha trascurato in molti casi il conseguimento di titoli valutabili per l’aggiornamento delle Graduatorie GPS che saranno aggiornate nelle primavera-estate di quest’anno.

Le ipotesi spaziano dai primi di maggio a giugno/luglio 2022, ma non esistono notizie attendibili, neppure dalle sigle sindacali più accreditate. Per tutta una serie di motivi, la nostra pluriennale esperienza e la reale esigenza di non sovraccaricare di lavoro gli uffici scolastici, notoriamente sotto organico e le segreterie delle scuole, nella fase finale dell’anno scolastico, sempre pienissime di impegni, ci fa ritenere che anche questa volta, come è sempre avvenuto, il bando/ordinanza diaggiornamento sarà pubblicato fra le fine di giugno e gli inizi di luglio 2022.

Alla data di pubblicazione di quest’articolo (25 marzo 2022, è ancora possibile incrementare il proprio punteggio, frequentando corsi e conseguendo certificazioni linguistiche o digitali, ma ovviamente non master e corsi di perfezionamento, che richiederebbero troppo tempo per maturare il diritto agli esami finali. Non è consigliabile neppure darsi da fare per conseguire certificazioni linguistiche di Francese o Spagnolo, in quanto gli enti certificatori, comunicano i risultati degli esami e rilasciano i titoli, dopo non meno di 3 mesi dalla data d’esame

E’ pertanto consigliabile concentrarsi sui titoli conseguibili nel minor tempo possibile, pur non derogando mai alla qualità della formazione e serietà dell’ente erogante, per non incorrere in problematiche di disconoscimento titoli.

Ad oggi è possibile:

acquisire i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche con un apposito corso universitario a distanza, con esame on line, effettuabile dopo 30 giorni dalla data di immatricolazione. Questo corso è indispensabile per tutti i nuovi inserimenti nelle GPS docenti delle scuola secondaria, compresi gli ITP e senza il conseguimento di questo titolo non si può presentare la domanda di inclusione in GPS.
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acquisire fino a 2 punti, derivanti da certificazioni informatiche con questi pacchetti:

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competenze digitali docenti - 1 corso 1 titolo InfoSkill Teacher LIM base
(valore 0,5 punti GPS)
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