Graduatorie ATA Terza Fascia: Rush Finale, Accettazione con Riserva, e Strategie Anti-Penalizzazioni nel Prossimo Aggiornamento - Emendamento approvato e Bando Previsto fra Maggio e Giugno 2024

Le incertezze attorno all'aggiornamento delle graduatorie di terza fascia ATA continuano a tenere in sospeso migliaia di lavoratori del settore. Le recenti discussioni parlamentari e i retroscena politici stanno gettando luce su possibili scenari per il futuro prossimo.

1. Il Voto sull'Emendamento: Un Momento Cruciale

Martedì 13 febbraio è stata una una giornata chiave per il destino delle graduatorie di terza fascia ATA. L'emendamento al decreto Milleproroghe a firma Fratelli d'Italia-Lega è stato approvato in Commissione Bilancio della Camera, delineando il percorso che potrebbe seguire l'aggiornamento, inizialmente programmato per il 2024.

2. L'Iniziale Pressione dei Partiti di Maggioranza

Inizialmente, l'idea di prorogare le graduatorie ATA al 2025 aveva suscitato dibattiti intensi. Tuttavia, sembra che i partiti di maggioranza, tra cui Lega e Fratelli d'Italia, stiano convergendo su un approccio più pragmatico. La proposta, sostenuta dai sindacati Uil Scuola Rua e Anief, suggerisce un aggiornamento nel 2024 con una particolare attenzione alla certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.

3. La Certificazione Digitale: Un Requisito Chiave

Coloro che devono aggiornare o inserirsi per la prima volta avranno la possibilità di iscriversi con riserva. Tuttavia, dovranno ottenere la certificazione di alfabetizzazione digitale entro un anno dalla presentazione della domanda. Si esclude solo il collaboratore scolastico da tale obbligo.

4. Il Percorso Parlamentare e la Richiesta di Fiducia

Dopo il voto sull'emendamento, il Decreto Milleproroghe passerà all'Aula della Camera dei deputati. La richiesta di fiducia da parte del governo è probabile. Successivamente, il provvedimento sarà sottoposto al Senato per l'approvazione definitiva entro il 29 febbraio.

5. Graduatorie ATA a 24 Mesi: Possibili Ritardi nei Bandi

Mentre l'attenzione è concentrata sulle graduatorie di terza fascia, quelle a 24 mesi subiranno probabilmente ritardi nei bandi, previsti non prima di giugno. Un'ulteriore complicazione nel panorama delle nomine ATA.

6. Riformulazione dell'Emendamento: Cosa Cambia?

Fonti parlamentari indicano una possibile riformulazione dell'emendamento, rispondendo alle richieste dei partiti di maggioranza. Il nuovo testo non prevedrà lo slittamento al 2025, ma offrirà la possibilità a chi non ha ancora la certificazione di inserirsi con riserva.

7. Conseguenze dell'Inserimento con Riserva

Chi ottiene l'inserimento con riserva NON potrà essere chiamato per le supplenze nel nuovo anno scolastico 2024-2025. La mancata certificazione comporterà il marchio "INSERITO CON RISERVA", limitando le opportunità di essere nominati, poiché le scuole daranno preferenza a candidati con la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.

8. Ritardo nei Bandi: Una Conseguenza Inevitabile

L'accoglimento dell'emendamento comporterà un inevitabile ritardo nella pubblicazione dei bandi per l'aggiornamento delle graduatorie. Si stima che non potranno essere diffusi prima di fine maggio 2024, con scadenza dopo la metà di giugno 2024, a causa dei tempi necessari per il completamento dell'iter parlamentare e la pubblicazione del provvedimento definitivo.

In conclusione, la scadenza del 29 febbraio si avvicina, portando con sé la decisione cruciale sul futuro delle graduatorie di terza fascia ATA. La certificazione digitale diventa il fulcro di questo aggiornamento, e la sua tempestiva acquisizione diventa fondamentale per garantire opportunità di lavoro concrete.

Alla luce di quanto sopra, ci si interroga inevitabilmente su quale sia il percorso più opportuno da intraprendere in questa fase di incertezza. È evidente che non è più né possibile né opportuno attendere oltre per attivarsi al conseguimento di un titolo validamente conforme alle rigide specifiche delineate nella Dichiarazione Congiunta nr. 5 del CCNL Scuola, siglato l'18 gennaio 2024.

Appare chiarissimo che non esiste la benché minima possibilità che l'obbligo di certificazione cada, e la possibilità di accettazione delle domande con riserva rappresenta solo l'estrema ratio, con conseguenti penalizzazioni per coloro che ritarderanno nell'adempiere all'obbligo di certificazione.

In base a quanto stabilito dal Ministero dell'Istruzione, l'accreditamento ACCREDIA è stato voluto quale garanzia di massima serietà e robustezza delle procedure d'esame di certificazione. Questo esclude di fatto tutte quelle certificazioni che semplificavano troppo gli esami e non applicavano il necessario rigore nel controllo dei candidati esaminati.

I candidati dovranno quindi prestare molta attenzione a non cadere nel tranello di titoli non conformi, con condizioni economiche apparentemente più favorevoli e con maggiore facilità di conseguimento. Chi, prima del 18 gennaio, aveva scelto tali percorsi apparentemente più convenienti si è ritrovato ad avere speso meno denaro, ma inutilmente, poiché tali titoli, talvolta diffusi ma non conformi, saranno inutili perché non accettati.

Coloro che devono acquisire le competenze per potersi certificare dovranno quindi attivarsi immediatamente per riuscire a evitare di rientrare tra gli inseriti con riserva, i quali, ribadiamo, non potranno lavorare nella scuola nella maggior parte dei profili ATA, in assenza di certificazione.

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